25RIPROGRAMMARE L’INCONSCIO
Ogni frase che creiamo può essere affermazione, positiva o negativa.
Tutto dipende da quello che vogliamo esprimere, non solo attraverso le parole, ma soprattutto con l’energia in esse contenuta.
Abbiamo già visto la principale caratteristica dell’inconscio: L’ASSENZA DI NEGAZIONE.
E’ molto importante rispettare questa regola, ma da sola non è sufficiente a “mettere in moto” gli effetti positivi. Occorre rispettare altre caratteristiche. Vediamo quali e perché.
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DEFINIZIONE OBIETTIVO
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REALTA’ E CONSAPEVOLEZZA
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CONTINUITA’
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RIPETIZIONE
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INTENZIONALITA’
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CONCENTRAZIONE E FOCUS
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ATTENZIONE AL MOMENTO PRESENTE (Qui ed ora)
L’uso delle affermazioni, può essere considerato un vero e proprio metodo per riprogrammare l’inconscio: In che modo?
Il pensiero è un processo MOLTO POTENTE. La nostra mente inconscia non distingue la realtà dall’immaginazione e non fa differenza tra affermazioni parlate o semplicemente pensate.
Usiamo le affermazioni positive, quando vogliamo realizzare nella nostra vita, qualcosa che sentiamo di non avere o viviamo esperienze negative che vogliamo cambiare e trasformare in meglio.
Quando insegno come fare affermazioni nei miei corsi, trovo sempre persone molto sorprese che non sanno come iniziare e che semplicemente dichiarano: “E’ ciò che voglio, ma non è reale!”. Chiaro che al momento non lo è!! Altrimenti non sarebbe necessario fare affermazioni!!!!
Si tratta in sintesi, di sostituire un pensiero che vogliamo si realizzi con uno che riteniamo negativo o superato per la nostra esperienza. Le parole hanno un senso profondo e sono la VOCE di TUTTI i nostri pensieri. Esistono parole cosiddette POTENZIANTI e termini che potremmo definire LIMITANTI. Prima ancora del valore semantico (significato) che ogni parola contiene, ciò che il nostro cervello registra, è la QUALITA’ ENERGETICA DEL SUONO.
Un livello basso di energia è proprio delle parole limitanti e negative: No, Sono incapace, Sono stupido, Impossibile etc…
Un alto livello di energia, risponde a termini ricchi di POSITIVITA’: Si, posso farcela, sono capace di…, Imparo cose nuove, etc…). Questo perché in sintesi (ne parleremo anche prossimamente) il livello alto di energia, amplia la nostra capacità di pensare, favorendo al livello fisiologico la creazione di nuovi collegamenti neurali, che in termini mentali si traducono in nuove aperture di pensiero.
Questo principio, è frutto di decenni di teorie in campo Neuro Scientifico e Psicologico. I neuroni del cervello, formano una rete continua di contatti, comunicando tra loro attraverso incessanti segnali di natura elettrica e chimica; una vera e propria centralina, dove vengono ricevute, elaborate e inviate nuove informazioni sotto forma di nuove risposte, e nuove forme di soluzioni alle esperienze che viviamo.
Non solo; mentre il cervello agisce di più a livello bioelettrico, i processi della mente, si occupano essenzialmente dei contenuti e dei significati delle informazioni a cui veniamo sottoposti ogni giorno.
In questo senso, possiamo paragonare la mente ad una montagna di roccia formata da numerosi strati, ognuno dei quali contiene materiali provenienti da esperienze precedenti che si sono consolidati attraverso la capacità di apprendimento, l’esperienza e il valore emotivo.
Le emozioni sono una parte molto importante di ogni singola fase del processo, dalla semplice percezione degli stimoli fino alla loro organizzazione e memorizzazione. Il valore delle emozioni è ciò che determina la tipologia e soprattutto il valore molto personale che diamo alle esperienze che viviamo.
Vediamo come nascono i pensieri e come si organizzano in strutture mentali più complesse.
Oltre alla fase d’entrata delle informazioni, i livelli più importanti di questo schema, sono quelli che personalmente definisco le “3 C” (Conoscenze – Convinzioni – Credenze). In queste tre fasi si organizzano tutte le conoscenze a nostra disposizione, fino ad arrivare ai piani superiori della mente.
Ciò che sperimentiamo come nuovo è costantemente selezionato e inviato ad arricchire le informazioni e le competenze già conosciute. Nel caso di materiale incompatibile e troppo diverso da quello già esistente, la mente mette in atto un processo di eliminazione e/o conservazione negli strati inconsci della nostra psiche.
Per citare Antoine L. Lavoisier ( Chimico biologo e intellettuale francese) anche all’interno della nostra mente, “Tutto si trasforma e niente si distrugge”.
Nel 3° e 4° livello, troviamo materiale già stabile e consolidato, formato da idee, conoscenze e teorie che ognuno di noi matura nel confronto con le esperienze della vita: Le CONVINZIONI.
Tutto ciò che verifichiamo come vero per noi, sia come vissuto diretto sia come esperienza trasmessaci da persone affettivamente importanti, diventa un qualcosa che guida i nostri comportamenti e le nostre azioni, contribuendo a creare il tipo di esperienze che viviamo e il modo in cui rispondiamo ad esse.
Quando le convinzioni si radicano nella mente, danno origine alle CREDENZE. Idee, opinioni e prìncipi nei quali crediamo sono alla BASE, di tutto il nostro modo di ESSERE AGIRE E PENSARE: NOI DIVENTIAMO QUELLO CHE CREDIAMO. Consapevoli o meno di questo, ci muoviamo nella nostra vita esattamente secondo il sistema di valori e credenze che costruiamo e alimentiamo nel corso della nostra esistenza.
A un livello ancora superiore, troviamo gli SCHEMI MENTALI: vere e proprie strutture organizzative nelle quali sono raccolte e organizzate tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno per interagire con l’ambiente e il mondo esterno.
Come ogni cosa che si accumula nel tempo però, può accadere che esperienze convinzioni e credenze, risultino superate o non coerenti con la nostra attuale evoluzione interiore.
Il metodo delle Affermazioni, è molto efficace nel permetterci di riformulare le convinzioni e le credenze più antiche della nostra mente. Attraverso semplici ma importanti regole che esamineremo nei prossimi post, possiamo riformulare in modo completo i nostri pensieri, permettendo così alla nostra mente, di trasformare e sostituire vecchie abitudini e schemi mentali.